Tumori della provincia di Caserta in cifre

 

I dati relative alle patologie oncologiche, rilevati in provincia di Caserta per il periodo 2008 - 2013 così come registrati dagli operatori formati, secondo regole internazionali e validati dall’Associazione Italiana dei Registri Tumori "AIRTUM", sono oggetto della dettagliata Monografia " Rapporto 2019", di cui di seguito, suddivisa per tipologia di dati, si riporta una sintesi.

Così come per il precedente rapporto, l’uniformità delle regole di registrazione adottate ha consentito non solo il confronto dei tassi di incidenza e mortalità con realtà esterne alla provincia, ma anche di arricchire la nuova pubblicazione, con confronti territoriali più dettagliati e informazioni inerenti la “sopravvivenza” e la “prevalenza” oncologica.

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MORTALITA: Il dato di mortalità è basato sulla raccolta dei modelli cartacei delle schede di morte, su cui il medico certificatore ha indicato le patologie connesse al decesso. La valutazione delle schede consente, mediante particolari metodologie, di indicare la condizione morbosa, ovvero, la causa iniziale che ha innescato  in sequenza una serie di altre patologie, hanno condotto alla morte del soggetto.

Nel corso del periodo 2008-2013 in provincia di Caserta sono stati rilevati 12.394 decessi causati da tumori maligni: 7.433 tra gli uomini (pari al 60%), 4.961 tra le donne (40%), cioè circa 3 morti all'anno ogni 1000 maschi e 2 morti ogni 1000 femmine.

Il numero di decessi medio per anno è risultato di poco superiore ai 2.000 casi (1239 tra gli uomini e 827 tra le donne). I tassi standardizzati di mortalità sono risultati pari a 244 casi ogni 100.000 abitanti tra gli uomini e a 124,84 casi ogni 100.000 abitanti tra le donne.

I valori riscontrati confermano che i tassi standardizzati, per i maschi, risultano superiori, in maniera statisticamente significativa, se confrontati con quelli dell’Italia e di ogni macro-area geografica (Sud, Centro e Nord), mentre per le femmine risultano significativamente superiori rispetto al Sud e inferiori rispetto al Nord.

L’analisi della mortalità oncologica, divisa per sesso, vede il tumore del polmone come causa principale di morte tra i maschi residenti in provincia, aspetto che, come già discusso ed illustrato nelle schede dei report 2016 e 2019, caratterizza negativamente la realtà provinciale rispetto alle 3 macroaree italiane (nord, centro e sud). Considerata la bassa sopravvivenza dei tumori di tale sede, è inevitabile che ad una maggiore incidenza di casi corrisponda, analogamente, un valore elevato di mortalità. La tendenza di tale indicatore è, fortunatamente, in decremento, seppur non ancora in misura statisticamente significativa.

La seconda causa oncologica di morte, in entrambi i sessi è, invece, ascrivibile al tumore del colon-retto, il cui trend di mortalità e di incidenza, negli anni in osservazione (2008-2013), è in aumento, soltanto tra i maschi, seppur con valori non ancora statisticamente significativi.

Tra le donne merita una citazione a parte la frequenza di decessi per tumore del polmone, al terzo posto del ranking della mortalità oncologica e che, in base al trend registrato negli anni in esame, è l’unico che tende ad aumentare, di anno in anno, sia per il numero di nuovi casi (incidenza) che, parallelamente, per il numero di decessi. I decessi oncologici per tutte le altre 4 cause tra le donne (tumore della mammella, del colon-retto, dello stomaco e del fegato) tendono, invece, a diminuire. La diminuzione dei decessi per tumore del fegato è, peraltro, statisticamente significativa.