INCIDENZA |
• Si stima che in provincia di Caserta si verifichino, nel corso dell’anno, circa 4.259 nuove diagnosi di tumore (esclusi i carcinomi della cute), di cui 2370 (56%) fra gli uomini e 1.889 (44%) fra le donne. • Nel corso della vita in media un uomo su 3 e una donna su 4 avranno la probabilità di ammalarsi di tumore. • Considerando l’intera popolazione, escludendo i carcinomi della cute, le sedi tumorali più frequenti sono: mammella (12,3%), colon-retto (12%), polmone (11,9%), vescica (9,1%) e prostata (7,8%). • Esclusi i carcinomi della cute,
i cinque tumori più frequentemente diagnosticati fra gli uomini sono quelli
di polmone (18%), prostata (14%), vescica (14%), colon retto (12%) e fegato
(6%); tra le donne mammella (28%), colon-retto (12%), utero (7%), tiroide
(5%) e polmone (5%). |
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MORTALITA’ |
• I decessi dovuti a tumori sono
stati, annualmente, (fonte: Istat) 2.066 (1.239 fra gli uomini e 827 fra le
donne). In media, un uomo ogni 6 e una donna ogni 11 hanno la probabilità di
morire a causa di un tumore. |
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SOPRAVVIVENZA |
• Complessivamente le donne hanno una sopravvivenza a 5 anni del 64%, migliore rispetto a quella degli uomini (53%), in gran parte legata al fatto che nelle donne il tumore più frequente è quello della mammella, caratterizzato da una buona prognosi mentre tra gli uomini il tumore più frequente è quello del polmone, la cui sopravvivenza è molto più bassa. • Sopravvivono a 5 anni di più le
persone giovani rispetto a quelle più anziane sia tra gli uomini (76% tra i
15-44enni vs 44% tra gli ultrasettantacinquenni) sia tra le donne (88% vs
38%). |
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PREVALENZA |
• È stato calcolato che, al 1/1/2014, oltre 13.400 persone erano viventi ed avevano avuto una diagnosi di tumore nei 5 anni precedenti. Tra queste 6.830 avevano ricevuto la diagnosi nei 2 anni precedenti, verosimilmente impegnati in un intensivo percorso diagnostico-terapeutico ed assistenziale. • Le persone viventi, con
pregressa diagnosi di tumore, sono certamente più numerose (la sopravvivenza
per alcuni tumori è superiore a 10 anni), ma i dati limitati al breve arco
temporale in studio (2008-2013) non ci consentono di produrre stime più
stabili. |
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TREND TEMPORALI DI INCIDENZA E MORTALITA’ |
• Tra gli uomini, l’incidenza di tutti i tumori ha mostrato nel periodo 2008-2013, un calo non significativo (-0,7% l’anno) mentre, in controtendenza con il dato nazionale ed in linea con il resto delle regioni meridionali, tra le donne è stato rilevato un incremento significativo (+1,5% l’anno). • Durante il periodo 2008-2013 la
mortalità negli uomini è lievemente diminuita mentre tra le donne si è
mantenuta pressoché stabile: entrambi questi andamenti sono caratterizzati da
incertezza statistica legata al breve periodo di osservazione. |
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QUALI TUMORI SONO IN AUMENTO? |
• Sono in lieve aumento, tra gli uomini, i tumori del colon-retto, del pancreas, della tiroide, i tumori ematologici (leucemie, linfomi di Hodgkin, mielomi) ed il melanoma cutaneo. Tutti gli incrementi sono caratterizzati da incertezza statistica legata al piccolo numero di osservati. • Tra le donne, invece, sono in
significativo aumento i tumori della mammella, della tiroide ed i melanomi
cutanei. Incremento non significativo si registra anche per i tumori del
colon-retto, del polmone, del pancreas, della vescica e dei tumori
ematologici (leucemie, linfomi di Hodgkin, mielomi). |
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QUALI TUMORI SONO IN CALO? |
• Tra i maschi risultano in significativo decremento i tumori della vescica, del fegato e delle vie biliari. Decremento, non significativo, mostrano altresì i tumori di testa e collo, dello stomaco e della prostata. • Tra le femmine i tumori di stomaco, fegato, collo dell’utero, ovaio, rene e del sistema nervoso centrale mostrano una generale tendenza alla diminuzione anche se nessuno di questi decrementi è confermato da certezza statistica. • I linfomi di Hodgkin mostrano,
invece, una riduzione non significativa in entrambi i generi. |
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QUALI TUMORI SONO STABILI? |
• I tumori di polmone testicolo e del sistema nervoso tra i maschi ed i tumori di testa e collo e corpo utero mostrano una sostanziale stabilità nei sei anni in esame. |
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