Guida alla lettura delle schede tumorali

All'interno di questo sito e più in generale, nelle pubblicazioni realizzate dal registro, vengono riportati diversi indicatori elaborati a partire dai dati tumorali raccolti nella nostra banca dati.  Se ben interpretati tali indicatori costituiscono un valido supporto informativo non solo per gli addetti ai lavori e per i decisori, ma anche per il cittadino medio. Proprio con l'intento di rendere agevole, per qualunque tipologia di lettore,  la comprensione e interpretazione dei dati, viene fornita per ciascuno dei concetti chiave : INCIDENZA, PREVALENZA, SOPRAVVIVENZA una breve guida alla lettura dei diversi indicatori elaborati. 

 

TERMINI GENERALI 

INCIDENZA:    misura quanti nuovi casi tumorali sono stati diagnosticati in un determinato periodo di tempo. Il suo fine ultimo è quello di stimare la probabilità di una persona a rischio  di ammalarsi di un dato tumore.


MORTALITA' ISTAT:   qui indica il numero di decessi causati da tumori maligni rilevati dall'ISTAT
MORTALITA' ReNCaM: qui indica il numero di decessi causate da tumori maligni rilevate dal Registro Nominativo delle Cause di Morte dell'ASL di Caserta.
PREVALENZA:  indica il numero  totale di pazienti viventi con diagnosi di tumore in un dato momento.
SOPRAVVIVENZA:  indica la percentuale di pazienti oncologici viventi a 5 anni dalla diagnosi

 

 INCIDENZA E MORTALITA'

DATI ANALITICI 

La tabella riporta per ogni dato tumore, i valori riscontrati per i principali indicatori, ovvero: il numero di casi medio all'anno,  il numero di casi totali, la % dei casi rispetto al totale dei tumori, il tasso grezzo,  il tasso standardizzato, il rischio cumulativo da 0 a 74 anni.

 

 TASSI PER ANNO

Il grafico mostra, indicati con un cerchio, i tassi di incidenza  e mortalità per anno,  ed indicati con una linea continua o spezzettata l'andamento ( trend) della loro variazione all'interno del periodo considerato. Se la linea  è continua si può desumere che il trend è in aumento (o in diminuzione) in modo significativo dal punto di vista statistico; se invece è tratteggiata allora indica che l'eventuale aumento o diminuzione non ha rilevanza statistica.

 

CONFRONTO CON I DATI NAZIONALI

Il grafico  viene utilizzato dal registro per confrontare il tasso di incidenza e di mortalità standardizzato rilevato nell’ ASL di Caserta, con quello rilevato in altre aree italiane. Si utilizzano in particolare le macro-aree ISTAT (Nord, Centro e Sud Italia) e il cosiddetto “Pool AIRTUM” che rappresenta il tasso dell’insieme dei registri tumori italiani

 

ANALISI GEOGRAFICHE

Ciascuna scheda tumorale specifica, presenta nella parte inferiore una valutazione delle eventuali differenze nell'incidenza per tumore all'interno della provincia di Caserta. 
Per le analisi il territori è stato suddiviso sia secondo i 12 Distretti Sanitari che per i 104 comuni della Provincia di Caserta.

Nell'immagine contornati da una linea arancione, viene riportato anche la delimitazione dei Comuni della Provincia di Caserta inseriti nell'area di emergenza ambientale comunemente definita dai media come "Terra dei Fuochi"

I risultati delle analisi geografiche vengono riportate sia in forma di istogramma che attraverso una mappatura di tipo Cluster ad alto rischio.  
L'istogramma consente di valutare in modo comparativo l'incidenza dei singoli distretti rispetto alla media di ASL e anche al tasso medio Italiano. La mappa consente di valutare qualitativamente la presenza di comuni o aggregazioni di comuni che condividono maggiore o minore rischio di insorgenza del tumore.


Il numero ancora ridotto di anni in esame non consente, spesso, di trarre conclusioni definitive circa l’esistenza di aree a rischio differente all'interno della provincia. È tuttavia utile utilizzare in modo combinato le informazioni da questi grafi ci anche per rilevare potenziali aree meritevoli di attenzione.

 

SINTESI DEI DATI DI PREVALENZA

Dato che  la prevalenza misura il numero di pazienti viventi con una diagnosi di tumore diagnosticata in precedenza, possiamo considerare tale indicatore come quello utile per descrivere il "carico" sul sistema sanitario, i bisogni assistenziali dei pazienti oncologici e contribuisce a guidare l'allocazione delle risorse.
Nella tabella vengono riportati 2 interessanti indicatori: 

-  i pazienti viventi a distanza di 2 anni dalla diagnosi, che in qualche modo attesta quella porzione di pazienti che è probabilmente ancora coinvolta attivamente nel proprio iter diagnostico-terapeutico e di controlli intensivi. 

-  i pazienti con diagnosi di tumore da 2 fino a 5 anni precedenti: questi sono pazienti interessati soprattutto da controlli e che probabilmente hanno concluso l'iter diagnostico - terapeutico della malattia primitiva. Un ulteriore indicatore che presentiamo, piuttosto innovativo, è il rapporto tra i casi prevalenti e i casi incidenti quale misura della letalità del tumore.

 

DATI DI SOPRAVVIVENZA

I dati di sopravvivenza presentati sono quelli riferiti alla  sopravvivenza relativa, che indica la percentuale dei pazienti viventi a 5 anni dalla diagnosi tenendo conto del fatto che i pazienti oncologici possono morire per cause diverse da quella oncologica (da qui il nome "relativa"). Sopravvivenze prossime al 100% indicano che la speranza di vita del paziente oncologico non differisce di molto da quella del resto della popolazione. Qui sono indicati i confronti con altre aree italiane e la media nazionale desumibili dal rapporto 2016 "La sopravvivenza dei pazienti oncologici in Italia". Il dato è mostrato con la sua variabilità (riga gialla), altrimenti detta intervallo di confidenza. A grandi linee intervalli di confidenza tra loro disgiunti indicano una differenza significativa della sopravvivenza: quindi in questo caso la sopravvivenza in provincia di Caserta è significativamente superiore a quella del Sud Italia ma non dissimile da quella media italiana.