Tumori della provincia di Caserta in cifre

 

I dati delle patologie oncologiche, registrati dagli operatori formati, secondo regole internazionali, così come validati dall’Associazione Italiana dei Registri Tumori "AIRTUM", sono oggetto di dettagliate Monografia e lavori di ricerca così come evidenziato nella sezione "Pubblicazioni" del sito.

L’uniformità delle regole di registrazione adottate ha consentito non solo il confronto dei tassi di incidenza e mortalità con realtà esterne alla provincia, ma anche di arricchirle con confronti territoriali più dettagliati e informazioni inerenti la “sopravvivenza” e la “prevalenza” oncologica.

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MORTALITA: Il dato di mortalità è basato sulla raccolta dei modelli cartacei delle schede di morte, su cui il medico certificatore ha indicato le patologie connesse al decesso. La valutazione delle schede consente, mediante particolari metodologie, di indicare la condizione morbosa, ovvero, la causa iniziale che ha innescato  in sequenza una serie di altre patologie, hanno condotto alla morte del soggetto.

 

Nel corso del periodo 2008-2018 in provincia di Caserta sono stati rilevati 23.964 decessi causati da tumori maligni: 14.249 tra gli uomini (pari al 60%), 9.715 tra le donne (40%), cioè circa 3 morti all'anno ogni 1000 maschi e 2 morti ogni 1000 femmine.

Il numero di decessi medio per anno è risultato di poco superiore ai 2.100 casi (1.295 tra gli uomini e 883 tra le donne). I tassi standardizzati di mortalità sono risultati pari a 414,1 casi ogni 100.000 abitanti tra gli uomini e a 202,8 casi ogni 100.000 abitanti tra le donne.

I valori riscontrati confermano che i tassi standardizzati, per i maschi, risultano superiori, in maniera statisticamente significativa, se confrontati con quelli dell’Italia e di ogni macro-area geografica (Sud, Centro e Nord), mentre per le femmine risultano significativamente superiori rispetto al Sud. 

L’analisi della mortalità oncologica, divisa per sesso, vede il tumore del polmone come causa principale di morte tra i maschi residenti in provincia, aspetto che, come già discusso ed illustrato nelle schede dei report 2016 e 2019, caratterizza negativamente la realtà provinciale rispetto alle 3 macro aree italiane (nord, centro e sud). Considerata la bassa sopravvivenza dei tumori di tale sede, è inevitabile che ad una maggiore incidenza di casi corrisponda, analogamente, un valore elevato di mortalità. La tendenza di tale indicatore è, fortunatamente, in decremento, in misura statisticamente significativa.

La seconda causa oncologica di morte, in entrambi i sessi è, invece, ascrivibile al tumore del colon-retto, il cui trend di mortalità, negli anni in osservazione (2008-2018), è in aumento, soltanto tra i maschi, seppur con valori non ancora statisticamente significativi, mentre il trend in diminuzione per le donne risulta consolidato. Degno di nota é il statisticamente significativo trend in discesa  che si registra per i decessi la cui causa è ascrivibile ai tumori della prostata.

Tra le donne merita una citazione a parte la frequenza di decessi per tumore del polmone, al terzo posto del ranking della mortalità oncologica e che, in base al trend registrato negli anni in esame, tende ad aumentare, di anno in anno, sia per il numero di nuovi casi (incidenza) che, parallelamente, per il numero di decessi. Analogo comportamento si registra per i decessi neoplastici imputabili alle neoplasie ematologiche.  I decessi oncologici per le restanti cause tra le donne (tumore della mammella e dello stomaco) tendono, invece, a diminuire peraltro, in modo statisticamente significativo.