KEY POINTS - periodo temporale 2008-2013

 

INCIDENZA

•   Si stima che in provincia di Caserta si verifichino, nel corso dell’anno, circa 4.259 nuove diagnosi di tumore (esclusi i carcinomi della cute), di cui 2370 (56%) fra gli uomini e 1.889 (44%) fra le donne.

•   Nel corso della vita in media un uomo su 3 e una donna su 4 avranno la probabilità di ammalarsi di tumore.

•   Considerando l’intera popolazione, escludendo i carcinomi della cute, le sedi tumorali più frequenti sono: mammella (12,3%), colon-retto (12%), polmone (11,9%), vescica (9,1%) e prostata (7,8%).

•   Esclusi i carcinomi della cute, i cinque tumori più frequentemente diagnosticati fra gli uomini sono quelli di polmone (18%), prostata (14%), vescica (14%), colon retto (12%) e fegato (6%); tra le donne mammella (28%), colon-retto (12%), utero (7%), tiroide (5%) e polmone (5%).


MORTALITA’


•   I decessi dovuti a tumori sono stati, annualmente, (fonte: Istat) 2.066 (1.239 fra gli uomini e 827 fra le donne). In media, un uomo ogni 6 e una donna ogni 11 hanno la probabilità di morire a causa di un tumore.

SOPRAVVIVENZA

•   Complessivamente le donne hanno una sopravvivenza a 5 anni del 64%, migliore rispetto a quella degli uomini (53%), in gran parte legata al fatto che nelle donne il tumore più frequente è quello della mammella, caratterizzato da una buona prognosi mentre tra gli uomini il tumore più frequente è quello del polmone, la cui sopravvivenza è molto più bassa.

•   Sopravvivono a 5 anni di più le persone giovani rispetto a quelle più anziane sia tra gli uomini (76% tra i 15-44enni vs 44% tra gli ultrasettantacinquenni) sia tra le donne (88% vs 38%).

 


PREVALENZA


•   È stato calcolato che, al 1/1/2014, oltre 13.400 persone erano viventi ed avevano avuto una diagnosi di tumore nei 5 anni precedenti. Tra queste 6.830 avevano ricevuto la diagnosi nei 2 anni precedenti, verosimilmente impegnati in un intensivo percorso diagnostico-terapeutico ed assistenziale.

•   Le persone viventi, con pregressa diagnosi di tumore, sono certamente più numerose (la sopravvivenza per alcuni tumori è superiore a 10 anni), ma i dati limitati al breve arco temporale in studio (2008-2013) non ci consentono di produrre stime più stabili.

TREND TEMPORALI DI INCIDENZA E MORTALITA’

• Tra gli uomini, l’incidenza di tutti i tumori ha mostrato nel periodo 2008-2013, un calo non significativo (-0,7% l’anno) mentre, in controtendenza con il dato nazionale ed in linea con il resto delle regioni meridionali, tra le donne è stato rilevato un incremento significativo (+1,5% l’anno).

• Durante il periodo 2008-2013 la mortalità negli uomini è lievemente diminuita mentre tra le donne si è mantenuta pressoché stabile: entrambi questi andamenti sono caratterizzati da incertezza statistica legata al breve periodo di osservazione.


QUALI TUMORI SONO IN AUMENTO?


•   Sono in lieve aumento, tra gli uomini, i tumori del colon-retto, del pancreas, della tiroide, i tumori ematologici (leucemie, linfomi di Hodgkin, mielomi) ed il melanoma cutaneo. Tutti gli incrementi sono caratterizzati da incertezza statistica legata al piccolo numero di osservati.

• Tra le donne, invece, sono in significativo aumento i tumori della mammella, della tiroide ed i melanomi cutanei. Incremento non significativo si registra anche per i tumori del colon-retto, del polmone, del pancreas, della vescica e dei tumori ematologici (leucemie, linfomi di Hodgkin, mielomi).

QUALI TUMORI SONO IN CALO?

•   Tra i maschi risultano in significativo decremento i tumori della vescica, del fegato e delle vie biliari. Decremento, non significativo, mostrano altresì i tumori di testa e collo, dello stomaco e della prostata.

•   Tra le femmine i tumori di stomaco, fegato, collo dell’utero, ovaio, rene e del sistema nervoso centrale mostrano una generale tendenza alla diminuzione anche se nessuno di questi decrementi è confermato da certezza statistica.

•   I linfomi di Hodgkin mostrano, invece, una riduzione non significativa in entrambi i generi.


QUALI TUMORI SONO STABILI?


•    I tumori di polmone testicolo e del sistema nervoso tra i maschi ed i tumori di testa e collo e corpo utero mostrano una sostanziale stabilità nei sei anni in esame.